lunedì 3 dicembre 2007

Panicium

Il piatto Novarese e Vercellese per eccellenza, la Paniscia o Panissa, prende il nome da "panicium", latino tardo medievale che significa "migliaccio", fatto appunto con il miglio. Quello che è oggi un piatto tradizionale di riso, deriva da un piatto ancor più antico, un piatto celtico, un "risotto" di semi di miglio arricchito dai prodotti della terra, tra cui il porro, il sedano, la carota, la cipolla, gli spinaci, i fagioli, le lenticchie, e ancora...lonza di maiale, formaggio, sale e pepe.
La ricetta: lessate a parte le lenticchie e i fagioli. Fate stufare il porro a fuoco bassa con del burro. Preparate un fondo con sedano carota e cipolla e fatelo cuocer per almeno 20 minuti
Fate delle fettine sottili di lonza e cuocetele nel burro a fuoco basso.
A questo punto tostate il miglio, aggiungete il fondo vegetale e del brodo.
Quando il miglio sara quasi pronto(20 minuti)aggiungete la lonza, le lenticchie i fagioli e gli spinaci lessi, togliete dal fuoco e finite il piatto con del formaggio stagionato.


9 commenti:

Anonimo ha detto...

grande fabriziese!!!

per piacere potresti scrivermi più dettagliatamente il tortino di nocciola che lo voglio fare???
ah magari anche il civet di cinghiale...e poi....vabbè basta per oggi

un abbraccio
machese

Anonimo ha detto...

grande fabry è proprio fico sto blog...complimenti
un abbraccio...machese..

fabrizio ha detto...

grazie machese.

il treno l'avevi preso peccato che sei sceso, e adesso attaccati al tram.
un abbraccio

Cuocapercaso ha detto...

Buonissimo piatto della tradizione regionale italiana...poi ideale in queste fredde serate nebbiose che il piemonte ci regala...!
ciao
Grazia

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

Mi sono persa un bel po' di post interessanti ultimamente! Le 5 idee per la polenta mi stuzzicano molto! Per non parlare di quella col baccalà! Complimenti, Alex

fabrizio ha detto...

@cuocapercaso. ben detto grazia con questa nebbiolina una bella zuppa e quello che ci vuole, noi difatti ce la siamo proprio gustata, e per dargli ancora più enfasi abbiamo anche acceso il camino.

@alex. sono contento che ti piacciano i miei piatti, grazie

adina ha detto...

e questa poi, me la nomina sempre piero, il moroso della gel, la mia amica. lui, che coltiva il riso, vicino a vercelli, dice che è il suo piatto preferito! ci credo!!

Anonimo ha detto...

La Paniscia ha una ricetta completamente diversa da quella che descrivi. Il brodo della Paniscia deve cuocere circa 4 ore con cavolo verza carote sedano porri fagioli borlotti secchi ( precedentemente ammollati)cipolla cotenna di maiale e zampone oltre al lardo.... poi si fà un sofritto col Salame d'la Duja e Fidighina, si tosta il riso e si bagna col vino rosso ( meglio se colline Novaresi) si sfuma e si procede con mestoli del brodo con verze e verdure. Inoltre la Paniscia è Novarese e la Panissa è Vercellese. Son due piatti completamente diversi.

Anonimo ha detto...

difatti questa non è la paniscia ma e il panicium!!!
leggi bene il titolo